«Viviamo in un mondo in declino, governato da una logica competitiva, materialista, predatoria. Ma è questa la nostra vera natura? È questo che ci rende felici e dà senso alla nostra vita?»: così la dottoressa Patrizia Scanu ci parla del tema del capitolo che ha scritto per il libro “Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità” (Terra Nuova Edizioni).
«Viviamo in un mondo in declino, governato da una logica competitiva, materialista, predatoria – una logica darwiniana, che ci è stata instillata in due secoli di ideologia capitalistica: la vita è una lotta per la sopravvivenza; se non vinci, meriti di essere un perdente; mors tua, vita mea. Ci siamo assuefatti all’idea di vedere nell’altro un concorrente o addirittura un nemico, a ritenere legittimo “sgomitare” per conseguire i nostri obiettivi; a considerare la competizione come un dato di fatto; ad accettare senza protestare enormi ingiustizie e un livello sempre crescente di ostilità e di aggressività verso tutti. Ma è questa la nostra vera natura? È questo che ci rende felici e dà senso alla nostra vita?»: così la dottoressa Patrizia Scanu ci parla del tema del capitolo che ha scritto per il libro “Psicosofia. Un ponte tra psicologia e spiritualità” (Terra Nuova Edizioni).
«Se proviamo un momento a osservarci dall’alto, ci rendiamo immediatamente conto che qualcosa non va. Se in una realtà sociale così violenta non c’è spazio per i valori spirituali, allora c’è una parte essenziale di noi che non riesce a manifestarsi. Ci comportiamo come animali, animali umani, certamente, dato che gli altri animali non mostrano tutta questa cattiveria, ma pur sempre scimmie nude, prive di coscienza, di etica, di responsabilità e di bellezza.
Pico della Mirandola vedeva nell’uomo un essere indeterminato, che può salire alle altezze degli angeli o degradarsi al livello della bestia. Quando noi agiamo da animali umani, la nostra coscienza dorme e noi seguiamo le indicazioni della mente animale, nelle sue componenti maschile e femminile: pensiamo alla sopravvivenza, al territorio, a vincere nella lotta, a conquistare la femmina, a possedere, a fare il capobranco, il carnefice o il predatore, se siamo nel maschile animale; oppure a proteggere la prole, a sacrificarci per il gruppo familiare, a cercare e possedere un partner, ad accettare il ruolo di gregario, di vittima o di preda, se siamo nel femminile animale. In nessuno di questi comportamenti saliamo al livello della nostra Coscienza spirituale».
«Non ci rendiamo conto di nulla, non vediamo il male e il dolore che provochiamo a noi stessi e agli altri. Non siamo liberi, ma determinati dalle memorie della specie, e agiamo alla cieca – aggiunge ancora la dottoressa Scanu -Ma per fortuna abbiamo anche un Maschile e un Femminile interiori di livello spirituale. Sono da intendersi come principi metafisici, come la manifestazione duale dell’unica Essenza divina che costituisce la nostra vera natura. Sono entrambi degradati in questo mondo: la secolare umiliazione del femminile nelle donne ha svalutato il principio femminile in tutti e spinto il maschile al livello animale. Anche nell’uomo, infatti, la svalutazione del femminile ha come ritorno la perdita di sé. Il risultato è una progressiva separazione dalla nostra Essenza autentica. Risvegliando e potenziando il Femminile spirituale in noi, possiamo rivitalizzare anche il Maschile spirituale e ritrovare forza, coraggio, etica, giustizia, amore autentico, bellezza, gioia, vitalità, creatività e connessione. Il percorso da fare è conoscere ed esplorare a fondo la nostra parte animale, per liberarla dai vincoli che ci impediscono di rigenerare la nostra Essenza spirituale. In prospettiva psicosofica, significa imparare a stare nel qui ed ora, in piena presenza, nel sentire, nella consapevolezza di quanto avviene in noi e intorno a noi nel mondo invisibile. Solo così si può riprendere il filo interrotto della memoria e ritrovare il senso profondo del nostro essere qui. Si tratta di un viaggio entusiasmante nella conoscenza, oltre tutte le illusioni che ci impediscono di vedere come ci siamo ridotti e che cosa potremmo diventare, se solo prestiamo attenzione a noi stessi. La verità su noi stessi ci renderà liberi».
Articolo pubblicato su Terra Nuova il 20 Febbraio 2023.
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di Terra Nuova