Questa intervista è stata condotta da un gruppo di professionisti aderenti all’associazione Consensus Ars Medica e pubblicata sul sito dell’Associazione.
Giovanni Masciarelli, insieme a Consensus Ars Medica, ha intervistato la dott.ssa Patrizia Scanu, psicologa, Gestalt counsellor e formatrice. Abbiamo chiesto la sua opinione sulla comunicazione nell’era Covid.
Con il motto “io resto a casa” è avvenuta una trasformazione nella comunicazione di massa. L’informazione martellante e totalizzante ha assunto caratteri manipolatori generando profondi stati paura. Di conseguenza si è trasformato il tessuto di relazioni su cui si fondano la società, la famiglia, il mondo del lavoro e della scuola.
Nel tempo la manipolazione si è condita di diffidenza, censure, violenze verbali e criminalizzazioni fino a minacce di sospensioni e radiazioni dal proprio lavoro. Ciò ha portato a profonde divisioni. Le persone sono state messe le une contro le altre in ogni contesto sociale.
D’altro canto si è diffusa una mentalità nuova che ha dato origine a esperienze di aggregazione inaspettate e innovative in diversi settori. Qui la comunicazione ha ripreso il suo ruolo di collante, mettendo in relazione persone provenienti da esperienze molto differenti tra loro. La condivisione e la ricerca di vicinanza sono tornate protagoniste nel tessere relazioni umane.
Nel primo video, la dottoressa Patrizia Scanu analizza la comunicazione del mainstream: giornali, televisioni, social.
Nella seconda parte del video ci parla delle problematiche nelle comunità dei giovani e nella scuola.
Per approfondimenti:
www.sinergeticapsi.org, www.patriziascanu.it , libro: Emergenza Scuola
Relativamente ai suicidi in adolescenza:
Relativamente all’uso improprio della psicologia sociale:
Relativamente a come è stato pianificato in UK lo Stato della paura:
https://www.lauradodsworth.com/a-state-of-fear