Approfondiamo il delicato tema del disagio giovanile in riferimento alle nuove tecnologie insieme alla Dott.ssa Patrizia Scanu, psicologa; come aiutare i giovani?
Il disagio giovanile è un problema urgente di cui si parla poco, e a partire dal nuovo numero di Terra Nuova, affrontiamo questo tema in riferimento al disagio giovanile insieme alla Dott.ssa Patrizia Scanu, psicologa ed insegnante.
L’impatto delle tecnologie digitali sul disagio giovanile
Negli ultimi anni l’uso diffuso di smartphone e dispositivi digitali ha trasformato profondamente il comportamento e le abilità degli adolescenti. La Dott.ssa Scanu, con quasi 40 anni di esperienza nell’insegnamento, evidenzia un calo significativo della concentrazione e dell’impegno nello studio tra i giovani, costantemente distratti dal digitale. Questo fenomeno, unito alla dipendenza da smartphone, ha portato a un abbassamento dei livelli di apprendimento e di autonomia, rendendo i giovani nervosi e irritabili quando si allontanano da questi dispositivi.
La contraddizione educativa e le scelte istituzionali
Se da una parte si riconoscono i rischi del digitale per lo sviluppo dei giovani, dall’altra la scuola italiana continua a promuoverne l’uso. Introducendo il digitale, soprattutto nella fascia fino ai 14 anni, si rischia di minare lo sviluppo di competenze fondamentali, come la manualità, la creatività e la lettura. Patrizia Scanu sottolinea: “Il digitale non ha effetti positivi sui processi di apprendimento nei bambini e nei ragazzi in età evolutiva”. Per i bambini e gli adolescenti, dunque, è cruciale un approccio consapevole e bilanciato.
Rischi cognitivi e dipendenza digitale
L’affidamento costante sui dispositivi digitali comporta rischi ben più profondi della dipendenza: i giovani tendono a delegare al digitale compiti basilari, come il calcolo mentale e la memoria, indebolendo le capacità cognitive a lungo termine. La Dott.ssa Scanu evidenzia come la “memoria esterna” dei dispositivi limiti il pensiero critico e l’autonomia, rendendo i ragazzi sempre più dipendenti da un supporto esterno per accedere alle informazioni.
Genitori consapevoli: la chiave per ridurre il disagio giovanile
Un ruolo fondamentale nel limitare il disagio giovanile legato alle nuove tecnologie è quello dei genitori. La psicologa consiglia ai genitori di informarsi sui rischi della tecnologia tramite letture come “Emergenza smartphone” del Prof. Manfred Spitzer, per comprendere meglio come il digitale possa influire negativamente sui giovani. Creare gruppi di supporto tra genitori consapevoli permette di elaborare strategie per ridurre la dipendenza tecnologica, favorendo così la crescita autonoma e responsabile dei ragazzi.
Come supportare i giovani di oggi?
Invitiamo a sviluppare un approccio consapevole e critico all’uso della tecnologia, puntando su esperienze di “disconnessione consapevole” e incentivando attività che stimolino creatività, interazione sociale e gioco all’aperto. Educare i giovani a un uso bilanciato e limitato della tecnologia è essenziale per ridurre il disagio giovanile e favorire uno sviluppo cognitivo e emotivo sano.
Sito della Dott.ssa Patrizia Scanu
Consigliamo anche: Digitalizzazione, come affrontarla in modo consapevole?